La notte è arrivata di nuovo, si è estesa le ali come un velo di seta sul sempre affolato Napoli, riducendulo al silenzio per le prossime 10 ore. 10 ore su 24 di tranquillità, di purezza. Sempre affolato, Napoli ... questa frase diventa ironia durante la notte. Il Sole li fornisce energia, la Luna lo spoglia di tutti i segretti e le sporchezze del giorno. Quante chiacchere, quante bugie, quanti scontri, tutti succedono durante il giorno tra la gente che non realizza che si nasconde tra le tende di questa maschera perfetta: un mare di superficialità. Facendo la comparazione con Timisoara arrivo alla conclusione che le due città in causa non sono tanto diverse, ma c'è qualcosa che alla venerabile Napoli manca: l'animo costante. Almeno a casa mia in Romania sento sempre che la notte solo chiarisce i fatti trascorsi durante il giorno, ma a Napoli sento che durante la notte esce la vera vita alla luce della Luna, abbaiando ad essa come i cani tormentati dalla solitudine, la vita che tutti quanti provano di tenere nascosta. Gli unici momenti di sincerità della città si rivelano al buio, l'intimo buio che sa tenere i segretti nascosti al giorno. Non sto parlando di domeni considerati tabù per il giorno, come il sesso o le crimine, sto parlando di stati d'anime, tante anime tormentate dalla semplicità dei pensieri cotidiani. Capisco...benissimo...perché...anche io dopo un tempo sentivo di impazzire per il fatto che non avevo più niente a che pensare, non avevo più niente con cosa tenermi allenato il cervello. Sono scivolata in una sorta di sogno da cui non mi potevo più svegliare...
Stanotte invece mi sento più libera, più spensierata... più lontana dalle catene della mente. Finalmente riposo, finalmente pace e tranquillità. Mi dispiacerebbe dire che non ce la faccio 'cchiu perché non sarebbe vero e non lo dico, infatti. Ma dico una cosa simile: non voglio più. Sì, lo so, la mia formazione qua non è completa ancora, lo sento in ogni ossa del mio corpo e lo accetto. Così imparo a controllare la mia pazienza e, spero, anche la mia pazzia. Sì, sono stati certi momenti in cui mi sentivo pratticamente persa ma penso di essere sulla strada giusta, quella del ritrovo di me stessa. Chi sono io? Nessuno. Chi voglio diventare? Ho smesso da un pò a mettermi questa domanda perché ho capito che ormai sono certe cose che da un certo momento non dipendono più di noi, o almeno di me.
Ci vuole 'na conclusione? Non ce l'ho. Non sodisfatti? Pecato, sarebbe meglio abituarsi perché va così adesso: le regole sono orale, non si possono scrivere da nessuna parte. Si possono solo vivere essendo incosciente di esse.
La notte...il mio rilievo, il mio alter-ego. La notte, il sollievo della città per sempre affolata...di pensieri, dilleme, problematiche, superficialità e paura di vita.
Bonsoir
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